LOOKING FOR THE ITALIAN SHAKESPEARE / SHAKESPEARE ED ALTRE STORIE

Date
30 September
07:30pm to 09:00pm
Theatre night in Italian (and a bit of Sicilian)
Free event – Ingresso libero
 
Musica composta e suonata da Matteo Motto
 
Attori: Giulia Benatti, Luca Romani, Giulia Campomizzi, Serena Zito, Mimmo Mangione.
 
Spettacolo ideato dalla Commeartefo’ Theatre Company Ensemble
 
Museo Italiano, Co.As.It., 199 Faraday Street, Carlton
Friday 30 September 2016, 7.30pm-9pm
 
RSVP through the Facebook page of Co∙As∙It – Museo Italiano, Language & Cultural Centre or through Eventbrite
 
WILLIAM SHAKESPEARE ha lasciato in dono a noi comuni mortali 16 commedie straordinariamente belle, ispirate al teatro italiano: dai latini Plauto e Terenzio, a Niccolò Machiavelli (Othello), da Pietro Aretino (The Taming of the Shrew, Much Ado About Nothing, Othello), Boccaccio (All’s Well That Ends Well, Cymbeline), Bandello (Much Ado About Nothing, Romeo and Juliet, Twelfth Night), Bibbiena (La Calandria, la prima commedia moderna Italiana del 1513, simile a Menaechmi di Plauto: l’idea su cui si basa The Comedy of Errors), Castiglionesi (The two Gentlemen of Verona, Love’s Labours Lost).
 
Il Pecorone del Fiorentino, breve storia quasi sconosciuta, è l’ispirazione per The Merchant of Venice. Sicuramente Shakespeare aveva accesso a tutte queste opere italiane, molte delle quali nella versione originale perché – mi preme ricordarlo – le prime traduzioni in inglese di questi lavori apparvero solo a partire dal 1575, e delle commedie dell’Aretino dopo il 1590.
 
La commedia erudita e la commedia dell’arte fanno la voce grossa nelle 16 opere italiane di Shakespeare; questo straordinario uomo di teatro ebbe l’intelligenza e l’accuratezza tecnica di mettere insieme (“sposare”) questi due stili di teatro, in un solo copione (in The Merchant of Venice, per esempio, mette a confronto i due Pantaloni della commedia dell’arte, Shylock e Antonio, il vecchio e il nuovo “Magnifico”, ma anche Lancilotto gobbo padre e figlio, i due zanni prototipi del Pulcinella napoletano e un Servo, che ricorda il nostro Arlecchino, mentre il resto della commedia è una stilizzata e precisa commedia erudita; lo stesso esperimento si ripete, con risultati davvero eccezionali, in The Tempest).
 
Noi ci siamo divertiti a giocare con i due stili di teatro, come – ne sono sicuro – fecero a suo tempo, gli attori del Globe, del Tote e del Blackfriars Theatre!
 
Buon divertimento.
 
Mimmo Mangione
Artistic Director, Commeartefo’ Theatre Company Ensemble
 
Image: Lorenzo Cambieri Photography & Art